
Molto interessante se la visione di questo film viene accompagnata alla lettura dell’omonimo romanzo di Vittorini. Si parla dei Gap, della Milano occupata, dei tentativi di sovvertire un ordine che si avverte stia per finire. Uno sguardo intimo e privato che aiuta a farsi un’idea del momento storico in cui versava Milano in quei folli mesi del 1944. Utile anche per ragionare sulle modalità con cui si può adattare un romanzo in un film. Letteratura e cinema, qui, sono strettamente collegate.