Recensione: Underground

Autore recensione: Andrea Manzini
Scuola: Liceo Leopardi
Docente di: Storia
Materia legata al film: Arte
Anno di uscita del film: 1995

Film lungo e a tratti un po’ lento, ma molto interessante per raccontare un lato poco conosciuto della seconda guerra mondiale. Come in Goodbye Lenin, anche qui il protagonista si adopera per non far scoprire che la guerra è finita a tutta una serie di persone rifugiate in una seminterrato. Per i suoi guadagni economici, a Marko conviene non dire a nessuno dei rifugiati che la guerra è finita, e porta avanti questa pantomima il più a lungo possibile. Divertente, grottesco, emozionante, questo film di Kusturica ha i tratti dei film che passano alla storia e racconta benissimo l’emergere delle contraddizioni che regnavano la società sovietica una volta finita la guerra.