
Un film non facilissimo, perché non si abbandona a pietismi narrativi. è forse l’apice della fedeltà neorealista: si seguono storie vere, con attori che non sono attori ma sono le vere persone che vivevano quelle situazioni, e si mantiene un ritmo fedele ai tempi reali. Qui si racconta il tragico stato in cui versavano i pensionati nel secondo dopoguerra. Umberto è un anziano povero e solo, che non ha i soldi per arrivare a fine mese. Il film ebbe un importante peso politico, perché fu qui che Andreotti, allora responsabile della commissione cinema, coniò l’espressione “i panni sporchi si lavano in casa”. Questo film di De Sica e Zavattini mostrava un Italia che il governo democristiano, a quell’epoca, preferiva restasse dimenticata.