
Attraverso il rapporto conflittuale tra due fratelli, questo film racconta le divisioni politiche interne alla gioventù italiana negli anni Sessanta/Settanta. Una società dove anche due fratelli, per l’appunto, potevano trovarsi a lottare nei due schieramenti politici opposti, come se, prima ancora che a una specifica ideologia, il bisogno di fare politica rispondesse a un istinto animale di violenza e sopraffazione. Mio fratello è figlio unico compie un’analisi lucida ed emozionante di quel momento storico e di quel clima politico – e riesce a farlo restando distante da qualsiasi impostazione retorica. Molto consigliato.