
Trama: Durante l'occupazione nazista della Jugoslavia Marko e Blacky si arricchiscono praticando ogni genere di traffico e rifornendo di armi la Resistenza. Quando Blacky deve sparire dalla circolazione, Marko lo nasconde in una cantina dove sono rifugiati anche altri rivoltosi e diventa il loro unico tramite con l'esterno. Per non dividere con l'amico l'amore di Natalija, Marko anche dopo la liberazione continua a far credere che la guerra vada avanti."
1 Recensione
Film lungo e a tratti un po’ lento, ma molto interessante per raccontare un lato poco conosciuto della seconda guerra mondiale. Come in Goodbye Lenin, anche qui il protagonista si adopera per non far scoprire che la guerra è finita a tutta una serie di persone rifugiate in una seminterrato. Per i suoi guadagni economici, a Marko conviene non dire a nessuno dei rifugiati che la guerra è finita, e porta avanti questa pantomima il più a lungo possibile. Divertente, grottesco, emozionante, questo film di Kusturica ha i tratti dei film che passano alla storia e racconta benissimo l’emergere delle contraddizioni che regnavano la società sovietica una volta finita la guerra.
