
Trama: L'orribile parabola del nazismo racchiusa negli ultimi dodici giorni di Hitler, vissuti nel fondo di un bunker. La storia è narrata dalla sua giovane segretaria, Traudl Junge, che visse quei giorni col Fuhrer e i suoi fedelissimi. L'esercito russo sta ormai circondando Berlino, la capitale è un cumulo di macerie e la sconfitta della Germania è inevitabile. All'interno del bunker, durante i festeggiamenti per il 56° compleanno del Fürhrer, in molti, fra cui il Ministro degli Interni Himmler, pregano Hitler affinché lasci Berlino per un luogo più sicuro. Nel frattempo, in superficie, alcuni ragazzini della Gioventù Hitleriana combattono ancora: uno di loro, il tredicenne Peter, è orgoglioso di aver distrutto due carri armati russi. Suo padre lo implora di tornare a casa ma il ragazzino tenacemente rifiuta. Quando i russi giungono nel centro di Berlino nessuno può più negare la sconfitta, neppure il giovanissimo Peter che troverà i suoi genitori assassinati da uno squadrone della morte."
1 Recensione
Raccontare gli ultimi giorni di Hitler è un ottimo modo per raccontare l’assurdità e la drammaticità della Seconda Guerra Mondiale. Curioso che qui si adotti il punto di vista dei nazisti, perché si finisce quasi a empatizzare con loro nel momento in cui stanno cadendo rovinosamente. E però non c’è il rischio di prendere la loro parte, perché il film è molto chiaro nel condannare la violenza a cui ha portato la folle mente di Hitler. E alla fine, allora, adottando la loro prospettiva si riesce a capire ancor di più quanto dolore e quanto sangue abbia portato la tragica storia della Seconda Guerra Mondiale.
