
Se non ricordo male, Monicelli disse che con questo film voleva tradurre in narrazione quello che per lui era una presa di coscienza: la morte della commedia all’italiana. Il film inizia spensierato, sembra la classica, accomodante commedia italiana. Alberto Sordi, gli stereotipi, il posto fisso… Poi, da un certo punto in poi, il film diventa tutt’altro. Come a testimoniare che forse, ormai, quella spensieratezza tipica delle commedie non ha più spazio d’esistere nel cinema, perché quella spensieratezza ormai non ha più spazio d’esistere nella vita reale.